I campi di informazione biologici valutati clinicamente con la Semeiotica Biofisica QuantisticaIntervista al dottor Sergio Stagnaro L'idea che i campi elettromagnetici deboli trasportino energia-informazione che possa influenzare i processi quantistici, qualitativamente importanti in fisica quantistica, è stata introdotta da David Bohm con il suo potenziale quantico e l'interpretazione causale della meccanica quantistica [1-5]. In biologia, ci sono vari contributi che sono coerenti con l'approccio Bohm, come ad esempio quello dell’ingegnere Enzo Maggiore [6], con i suoi studi semeiotico-ingegneristici sull’elettro-struttura dei sistemi viventi ed il ruolo dell'informazione nei sistemi biologici, e quello di Rupert Sheldrake [7,8] con la sua teoria dei campi morfogenetici. David Bohm introdusse il concetto di 'campo di informazione' nella fisica, mentre un analogo approccio in biologia e medicina non è ancora ben definito. La Semeiotica Biofisica Quantistica (SBQ) [9] è in grado di osservare le dinamiche non lineari dei sistemi biologici dell’essere umano quando essi vengono messi in comunicazione tra loro. Così facendo essa raccoglie una serie quanti-qualitativa di parametri nello spazio-tempo, come ad esempio, tempo di latenza (in sec.), durata (in sec.), intensità (in cm) e tempo di latenza differenziale (in sec.) di una moltitudine di riflessi, utilizzandoli per finalità diagnostiche e di monitoraggio terapeutico [10-20]. Tali informazioni sono in relazione con le dinamiche non-lineari e le strutture dei biosistemi, le leggi del caos deterministico ed i comportamenti simultanei non-locali in biologia, tipici dell’entanglement quantistico. La SBQ esplora infatti sia la località che la non-località delle dinamiche e strutture dei sistemi biologici. Queste evidenze sono intimamente collegate con l'idea di ‘campi d’informazione biologici’ (CIB), coi campi morfogenetici di Sheldrake, e con le strutture frattali del genoma, tutti strettamente connessi a conferma del principio della funzione ricorsiva del genoma frattalico, secondo Pellionisz [21, 22] e la genomica ondulatoria di Peter Gariaev [23]. Il dottor Sergio Stagnaro ha recentemente corroborato clinicamente l’esistenza dei campi d’informazione in biologia (CIB) usando come metodo la Semeiotica Biofisica Quantistica [24]. Così egli ci rivela le sue ultime scoperte, sulla base di alcuni esperimenti, facilmente riproducibili, tra cui quello enunciato di seguito. Sergio Stagnaro: Tieni presente che il mio Campo di Informazione Biologico (grazie alla Terapia Quantistica massiccia), veicolato dai campi elettromagnetici deboli, influenza grazie all’energia libera endocellulare (e quindi alla respirazione mitocondriale) dei sistemi biologici gli altri 5 casi da me osservati come segue (Esperimento di Marina): A) il medico esaminante si pone fisicamente ad una distanza massima di 1 metro dall’esaminando. A questa distanza, l’uno dall’altro, tutti i sistemi biologici delle persone esaminate (nonché dell’esaminante) migliorano significativamente: l'ossigenazione aumenta di 6 volte, se valutata, ad esempio, come tempo di latenza (indice di ossigenazione tessutale) del riflesso cardio-gastrico aspecifico [25] che sale da 8 secondi (valore basale del sano) a 48 secondi (Figura 1)! B) Oltre 1 metro e fino ai 2 metri l'ossigenazione istangica è il triplo del valore basale, ossia il tempo di latenza del riflesso cardio-gastrico aspecifico è di 24 secondi (Figura 2).
Figura 3
C) Oltre i 2 metri e fino ai 3 metri il tempo di latenza del riflesso cardio-gastrico aspecifico è esattamente 16 secondi, il doppio del valore basale, mentre quando la distanza tra i due soggetti è 4 o metri o più, il tempo di latenza torna al valore basale di 8 secondi (Figura 3).
SC: Caro Sergio, l’Esperimento di Marina è cruciale per dimostrare (anche se tu, come G. Bateson, non credi al valore assoluto della dimostrazione scientifica) l’esistenza dei campi d’informazione nei sistemi biologici. Potrei chiedermi: che cosa hanno in comune le scoperte di David Bohm, di Masaru Emoto, di Rupert Sheldrake, di Andras Pellionisz, di Petar Gariaev, di Sergio Stagnaro, di Enzo Maggiore? SS: Bella ed intrigante domanda. Ogni cosa (pensiero, parola, foto, immagine, persona, albero, nuvola, organo del nostro corpo, respiro, pianeta) emette vibrazioni, onde d’informazione, veicolate da campi elettromagnetici deboli. Ogni cosa crea informazione. Siamo Energia-Informazione immersi in un campo cosmico Energia-Informazione. Quest’informazione creata, in-formazione - quindi in continuo movimento -, creando forme continuamente.. Come dire che l'Energia-Informazione gradatamente prende forma come materia. Sì, ed essa è potenzialmente presente, localmente e non-localmente, ovunque, nei campi di informazione, nella forma dei campi d’informazione, perché essi stessi hanno forma, realtà tangibile, seppure sottilissima, struttura, ordine, geometria. Osserva ad esempio i cristalli d’acqua di Masaru Emoto, che sono un riflesso frattale di questi campi [26-29]: essi paiono attrattori caotici, o meglio attrattori strani, se in armonia con il creato e la natura. I campi di informazione sono attrattori caotici se sono in armonia con la natura, o in biologia, se sono fisiologici. Questi campi d’informazione/attrattori caotici interagiscono l’un l’altro, localmente/non-localmente, si adattano, sono sensibili (c’è dipendenza sensibile alle condizioni iniziali secondo caos deterministico), flessibili, adattativi; essi ricevono, processano e trasmettono informazioni, campi, strutture l’un l’altro. C’è un influenza mutua e reciproca di ogni ente con ogni altro, veicolata dai campi elettromagnetici deboli, sia a livello locale che non locale. Noi ad esempio, come esseri umani siamo dei grandi campi d’informazione.. ..La cui genesi va ricercata nell'attività dei sistemi biologici: nell'Esperimento di Marina osserviamo che l'intensità del campo è incrementata quando si agisce sopra il livello energetico dei vari sistemi biologici e quindi aumentando l'attività respiratoria mitocondriale. E noi siamo anche antenne ricetrasmittenti – non è una novità il DNA visto come antenna nei sistemi biologici [23] - di campi d’informazione che arrivano da lontano (non-località) o da vicino (località), perché i campi d’informazione viaggiano localmente e non-localmente, essi giungono dappertutto. Questi campi sono potenzialmente attivi ovunque nello spazio apparentemente vuoto, ma in realtà denso di informazione proveniente da tutto l’universo. Come prima spiegato dall'Esperimento di Marina. Certo, e questi campi sono potenziali e reali allo stesso tempo perché sono realtà fisiche (non idee o teorie o probabilità o congetture o astrazioni), si confanno al potenziale quantico di Bohm [1-5] ed occupano uno spazio: essi sono campi morfogenetici [7-8]. Occorre però vedere le misure dello spazio entro il quale i campi d’informazione biologici (CIB) svolgono la loro funzione. Pensa che il Pensiero può stabilire le dimensioni dei campi di informazione. Lo "dimostro" facilmente. Infatti ,se durante la visita psicocinetica [30] a mio figlio Paolo, che vive a New York, col Pensiero riduco la misura del mio campo di energia-informazione fino a Gibilterra, la visita medica si interrompe ed è subito silenzio. Come dire che ci sono più cose in cielo ed in terra di quante sono contenute nei testi scolastici. Incredibile! Questi campi però restano nel tempo: si crea una memoria spazio-temporale, una memoria del passato ed una memoria del futuro, che spiega il perché funziona ad esempio la diagnostica psicocinetica (DP) SBQ regressa e progressa [30]. Già gli antichi ed i profeti ci offrono spunti analoghi come nella cronaca dell’Akasha, nonché con il libro della vita dell’Apocalisse. In questo modo si crea una memoria cosmica nello spazio-tempo orizzontale, ossia dal passato e dal futuro racchiusi nel momento presente, ed una memoria cosmica nello spazio-tempo verticale, ossia non-locale, in ogni porzione di spazio benché minima del nostro universo (quest’aspetto ricorda un po’ le monadi di Leibniz) alla quale ciascuno di noi può attingere (vedi ad esempio perché tanti scienziati lavorano contemporaneamente su cose simili senza conoscersi l’un l’altro). Coscienza singola e coscienza universale, collettiva. Questi campi occupano uno spazio e restano, fissano le loro tende, nel tempo (così si crea una memoria cosmica in ogni porzione di spazio) ed interagiscono tra loro, ricevono e trasmettono informazione. Significativo a questo punto il riferimento alla DP regressa e progressa: dimostrazione pratica, facilmente ripetibile! Questo spiega anche l’energia buona di certi luoghi (chiusi o aperti) e l’energia invece soffocante, opprimente, pessima di certi altri luoghi (chiusi o aperti). Ciascuno di noi, un po’ sensibile, può percepire queste differenze. Ottima riflessione, da sviluppare con l'aiuto della Semeiotica Biofisica Quantistica. Questo spiega, per esempio, alcuni dettagli della diagnostica psicocinetica. Guardando una foto o pensando ad una persona conosciuta, il nostro campo d’informazione, grazie alle nostre capacità di ricetrasmittente/antenna, si attiva come antenna ricevente rispetto a quella persona (nella foto o pensata, se da noi conosciuta) e riceve il suo campo d’informazione biologico, i due campi diventano unitari, anzi il campo del medico si mette quasi da parte, non interferendo nella visita con quello del campo informativo biologico del soggetto visitato, grazie all’intenzione, alla volontà (che anch’essa ha un suo campo d’informazione) di far questo. Aggiungere QUALCOSA all'entanglement mi sembra ORIGINALE e affascinante (ne sentivo il bisogno da tempo, istintivamente). I due campi d’informazione biologici (visitante e visitato) diventano unitari però se bio-informativamente compatibili, se c’è empatia. Come sai, se visito e "odio", cessa la comunicazione, corroborando l'effetto del Pensiero sulle dimensioni dei campi elettro-magnetici. Io sono un Clinico, e le mie affermazioni possono facilmente essere ripetute col solo uso di un fonendoscopio. C’è dunque bio-compatibilità informazionale, se non ci sono interferenze od incompatibilità che farebbero come dire collassare il collegamento non-locale. Condivisibile, dopo quanto sopra riferito agli effetti dell'odio. Nella bio-compatibiltà informativa c’è il segreto della possibilità di visitare con il pensiero. Come nella biocompatibilità delle radiazioni elettromagnetiche c’è il fondamento della Terapia Quantistica. Quindi ogni cosa è Uno, ma ogni cosa (bella ed in armonia con la natura) è anche viva e creativa di per sé: l’albero, le montagne, l’uomo, un qualsiasi bel pensiero, una preghiera silenziosa [31], un gesto d’amore. Ciascuno di noi, in questo senso, è un essere creatore. Tutto ciò, ognuno di questi enti, crea nuovi campi di informazione armonici, ossia in armonia con la natura, di tipo caotico deterministico: nuovi attrattori caotici i cui riflessi sono i meravigliosi disegni frattali, o se vogliamo ancora i cristalli geometrici così belli ed affascinanti di Emoto, che non sono altro che frattali, riflessi di attrattori caotici, raffigurazioni delle strutture dissipative lontane dall’equilibrio, scoperte da Prigogine [32-39]. Ci sono anche campi d’informazione lontano dal normale: pensa ad esempio ai campi la cui geometria, la cui struttura sono cicli limite o punti fissi. Si potrebbe chiamarli campi d’informazione patologici in biologia, mentre in altri ambiti (ad esempio, se provenienti da emozioni o pensieri non belli di alcune persone) si possono tranquillamente considerare come campi distruttivi, che creano squilibri, divisioni, distruzioni, infelicità, morte (ad esempio, ogni azione fatta senz’amore, senza passione, meccanica, superficiale, indifferente, egoista, che divide ed offende). Questi campi chiaramente interagiscono con i campi di informazione creativi visti sopra. Esiste questa forza creatrice nell’universo: pensa ad esempio a quelli che parlano o fanno ascoltare musica alle piante, le quali conseguentemente mostrano progressi incredibili rispetto a condizioni normali. |
SBQ Magazine
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