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La 'Blue therapy', lo zenith della SBQ.
                        Intervista al dottor Sergio Stagnaro

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Una celebre peer-review della Bentham Science ha pubblicato un articolo sulla blue therapy e la prevenzione primaria e pre-primaria in Oncologia. Parallelamente, cresce sempre più l’interesse dell’opinione pubblica su questa recentissima applicazione pratica della SBQ. Piovono le richieste di informazioni ed approfondimenti su quest’argomento, la 'blue therapy', di non facile e diretta comprensione, ed è per questo che abbiamo chiesto al dott. Sergio Stagnaro, Presidente Onorario della Società Internazionale di Semeiotica Biofisica Quantistica, di chiarirci le idee su questa sua ennesima scoperta, dal particolare profumo rivoluzionario nel campo del terapia medica.   

Dottor Stagnaro, che cos’è la blue therapy?


Per rispondere a questa domanda e soprattutto per comprenderne la risposta, occorre fare una premessa. E’ necessario in primo luogo capire cos’è la Semeiotica Biofisica Quantistica, cos’è il metodo SBQ, e quali sono i tratti principali di questa originale diagnostica clinica, applicata cioè al letto del paziente. Una diagnosi SBQ è in perfetta sintonia con la ‘Single Patient Based Medicine’ -‘Medicina Basata sul Singolo Paziente’ - avendo i caratteri peculiari dell’intelligente approccio transdisciplinare a beneficio e nel rispetto dell’unicità di ogni singolo individuo, oltre che essere personalizzata e pecuniariamente parsimoniosa.
Vedremo tra poco che queste caratteristiche sono fondamentali in quanto combaciano perfettamente con quelle di un’intelligente prevenzione pre-primaria e primaria delle più gravi patologie degenerative, come CVD, DM tipo 2, Cancro, nella quale andiamo ad inquadrare la cosiddetta ‘blue therapy’, che non è una singola terapia, bensì definisce una classe di terapie “preventive” pensate per individui ritenuti ancora clinicamente sani secondo gli usuali esami di laboratorio e per immagini, ma sui quali la SBQ solleva un campanello d’allarme.
Non ha senso parlare di ‘blue therapy’, o comunque in generale di qualsiasi terapia, finché non si capisce a cosa essa si relazioni ed in conseguenza di quale diagnosi essa venga suggerita.

Che cos’è la Semeiotica Biofisica Quantistica?

La Semeiotica Biofisica Quantistica (SBQ), estensione della  semeiotica medica classica, è una  disciplina che studia ed interpreta i segnali del corpo umano, nelle tre possibili condizioni di Zona Bianca, Grigia o Nera, al fine di diagnosticarne eventuali  patologie sia in via di evoluzione, sia in atto. La SBQ si sviluppa secondo un approccio multidisciplinare che coinvolge chimica e biologia,  genetica e neuroscienze, teoria del caos e fisica quantistica.

Quale dunque il metodo su cui si basa SBQ?

Il principale metodo diagnostico SBQ poggia sulla rivalutazione di un aspetto della scienza semeiotica andato ormai in disuso con l’avvento delle moderne tecnologie: la Percussione Ascoltata di organi e visceri del corpo umano. In particolare, il mezzo più semplice per diagnosticare una patologia degenerativa, per esempio, il cancro, il diabete mellito tipo 2, la cardiopatia ischemica, il Parkinson, l’Alzheimer, la SLA, anche in fase iniziale, silente, asintomatica, od addirittura nei suoi stadi pre-clinici, quando ancora è in una fase potenziale o Zona Grigia, come ho detto in precedenza, è saper mettere in pratica correttamente la Percussione Ascoltata dello Stomaco.

Supponiamo che io sia visitato da Lei o da un medico che conosce ed applica il suo metodo. Mi faccia un esempio pratico di diagnosi SBQ ed eventuale prescrizione di una terapia preventiva?

Premesso che non visito più dal 2000, non soltanto per motivi anagrafici…, ci sono già comunque dei bravi medici che sanno effettuare correttamente delle diagnosi secondo il metodo appena descritto. Ipotizziamo dunque, in conseguenza di una tale visita, che Lei abbia il segno di Rinaldi positivo, ossia il Terreno Oncologico, ed un Reale Rischio di cancro ai polmoni. Fino alla primavera dell’anno scorso (2011, ndr), in presenza di casi analoghi, io suggerivo una terapia preventiva (chiamata in seguito ‘green’ therapy, per distinguerla dalla ‘blue’ therapy, ndr) consistente in dieta etimologicamente intesa, sano e regolare esercizio fisico (per esempio, una passeggiata quotidiana per almeno 40 minuti a circa 110 passi/min), istangio-protettori come la melatonina-coniugata, rimedi che migliorano l’attività della catena respiratoria mitocondriale, trattamenti a base di infrarossi (NIR-LED) e di laser a basso livello di intensità (LLLT), anche in associazione con i NIR-LED.   Con il monitoraggio terapeutico, altra importante funzione del metodo SBQ, il Medico è in grado di valutare se, e in quale misura, la combinazione di questi trattamenti, unita ad un adeguato stile di vita, permette di migliorare l’ossigenazione tessutale e mitocondriale e ridurre l’acidosi, rendendo così residuale il Reale Rischio Congenito tumorale.
In sostanza, questa sempre utile prevenzione continuativa nel tempo non riesce ad eliminare la predisposizione genetica al cancro,  resa possibile dall’alterazione del mit-DNA, ICAEM (citopatia mitocondriale o stato di sofferenza della cellula di natura mitocondriale scoperta dallo stesso Stagnaro, ndr) e Terreno Oncologico, però consente comunque una vita ‘sana’ e felice, dato che il Reale Rischio Congenito di tumore, divenuto residuo, in condizioni normali,  senza eccessivi stress psico-fisici vissuti dal paziente, non evolve nel tempo, e quasi sempre, ma  non sempre, scarso è il pericolo che questa potenzialità si trasformi un giorno in una effettiva neoplasia.

Cosa ha invece scoperto nella scorsa primavera?

Il 12 aprile del 2011 ho iniziato a sperimentare un apparecchio russo che opera con onde millimetriche a frequenze estremamente alte (EHF) in un intervallo tra i 30 ed i 70 Giga Herz (lo stesso nel quale vibrano le nostre cellule) in bio-risonanza (BRR) con modulazione di frequenza di 9 Hz (la stessa in cui avviene la sintesi delle proteine coi ribosomi). Meraviglia mista a stupore fu ciò che provai – ormai avanti negli anni e dopo oltre mezzo secolo di ininterrotte scoperte importanti - dopo aver visto che una sola applicazione di questo prodotto delle nanotecnologie provoca la “scomparsa” del Terreno Oncologico e  dell’ICAEM, che si realizza completamente – fatto di estremo interesse - dopo NOVE mesi di ristrutturazione del Planum Temporale destro e dei centri neuronali del sistema complesso PNEI. Considerai immediatamente di notevole valore scientifico questo evento che mi ha stupito profondamente, anche se ormai da 55 anni sono abituato a simili momenti epocali nella storia della conoscenza!

Ha verificato e monitorato poi nel tempo l’effetto e l’efficacia di questo trattamento?

Dopo soli 5 minuti dall’inizio di una sola ed unica applicazione di onde EHF - BRR scompare l’ICAEM, la citopatia mitocondriale, condito sine qua non delle più gravi patologie degenerative-neoplastiche, e dopo 10 minuti sparisce pure il Terreno Oncologico (TO), ennesima corroborazione di quanto affermai 35 anni prima sul senso e significato dell’ICAEM.
   A livello biologico, nelle sedi del Planum Temporale destro e dei centri neurali del sistema PNEI, il Medico osserva una elevatissima attivazione microcircolatoria di tipo I, associata, cioè fisiologica, mai osservata prima, pure in presenza, o come conseguenza, delle terapie preventive prima citate. Il monitoraggio terapeutico mi ha permesso  di osservare che l’attivazione microcircolatoria diminuisce gradualmente nel tempo fino a cessare completamente dopo circa 9 mesi, come già detto. Nello stesso arco temporale permane la scomparsa di ICAEM e TO. Alla fine di questo periodo,  nel quale verosimilmente c’è stata una ristrutturazione genetica, i microvasi cessano la loro funzione stabilizzatrice e permane l’assenza di ICAEM e TO: il lavoro è ultimato e compiuto perfettamente.

Dove viene fatta esattamente quest’applicazione?

Negli stessi punti nei quali si diagnostica la presenza di ICAEM e Terreno Oncologico, ovvero nei rispettivi trigger-points. In aggiunta, in caso ci fosse un’iniziale Reale Rischio Congenito di tumore, è bene trattare anche la proiezione cutanea degli organi, o dell’organo, di riferimento,  i polmoni, restando nell’esempio in questione.

Ha detto che la blue therapy definisce una classe di terapie, ce n’è dunque più di una?

Finora ne conosco un paio, da me utilizzate in una ormai sicura esperienza: oltre alla terapia quantistica con frequenze personalizzate in modalità di bio-risonanza, abbiamo verificato analoghi effetti di virtuosa retroazione genetica su ICAEM e costituzioni SBQ impiegando l’acqua sulfurea termale.  Consiglio la lettura delle mie ‘Meditazioni Porrettane’ e  del manoscritto ‘Meccanismi d’azione sconosciuti dell’acqua sulfurea termale’, per maggiori dettagli sulla cure idroponiche con acqua sulfidrilica (questi lavori si possono leggere nel sito www.sisbq.org, NdR!). Attualmente stiamo vagliando – sotto la guida dell’oncologo di Chiusi dr.  Massimo Rinaldi - la possibilità di inserire un nuovo terzo trattamento nell’insieme delle terapie di tipo blu. A questo proposito non posso dire ancora nulla perché le sperimentazioni e le verifiche sono ancora in corso, anche se appaiono omogenee e di estremo interesse. 




SBQ Magazine 
 12 -  2012





Si tratta di scoperte casuali? 

Come non esiste il caso,  niente si scopre per caso. Come esiste la fisica teorica che preannuncia e teorizza ciò che poi sovente viene evidenziato nella pratica dalla fisica sperimentale,  così dobbiamo pensare ad una SBQ teorica che forte della sua coerenza interna ed esterna, interdisciplinare e transdisciplinare, formula delle ipotesi da verificare ed evidenziare clinicamente nella pratica della SBQ sperimentale. In sostanza, già avevo ventilato nel 2004 la possibilità teorica di sanare geneticamente le costituzioni SBQ. Una prima corroborazione di quest’ipotesi è giunta un paio d’anni fa con la Manuel’s story. 
Recenti nostri articoli su genetica, genomica, frattali e teoria del caos, avevano rinforzato questa congettura. Parallelamente altri genetisti – con i quali siamo ora in contatto col risultato di una eccellente collaborazione -del calibro di Andras Pellionisz, con il suo Principio di Ricorsività della Funzione del Genoma Frattale (PRGF), e Peter Gariaev, con le sue teorizzazioni e sperimentazioni di successo su DNA e genomica ondulatoria, sono in coerenza e sintonia con le nostre ricerche. La scoperta della blue therapy ha permesso di trovare il ‘bandolo della matassa’,  così che tutti questi filoni di ricerca diventano armonicamente un unicum, le molteplici facce e punti di vista di un unico dodecaedro, dove ogni approccio corrobora e trova conferma in ciascuno e simultaneamente in tutti gli altri visti come un’unità indivisibile.  

La possibilità di sanare geneticamente le costituzioni SBQ implica che oltre al Terreno Oncologico si possono eliminare anche altre costituzioni?

Qualsiasi altra Costituzione SBQ: diabetica, osteoporotica, ipertensiva, litiasica, arteriosclerotica, eccetera. Si può sanare il Reale Rischio Congenito di cardiopatia ischemica così come di qualunque patologia cerebrale degenerativa di natura mitocondriale: su questo affascinante argomento saranno a breve pubblicati lavori originali di miei Collaboratori. Ho eliminato recentemente il Reale Rischio Congenito di SLA ad un mio caro amico ed ex-paziente, fratello di una donna affetta da 5 anni da questa malattia.  
A seguito del brillante risultato ottenuto nel fratello, ho deciso, data i legami di amicizia e la mancanza di cure per la SLA, di sottoporre la paziente a identica Blue Therapy, ovviamente consigliandole di continuare la terapia medica in corso, anche se non curativa, secondo il Neurologo curante. Non riferisco al momento l’esito della terapia. Tuttavia,  i PCE e i PNE sono praticamente normalizzati dopo un mese dalla terapia ed è in corso una efficace ristrutturazione dei centri neuronali prima alterati. 

Ci può chiarire questo punto..

La ringrazio per questa domanda che mi permette di chiarire una volta per tutte che la SBQ si occupa di diagnosi e prevenzione pre-primaria e primaria delle più gravi patologie degenerative. Chi ha invece già una patologia in atto non deve rivolgersi alla SBQ, bensì ai relativi specialisti: in caso di neoplasia agli oncologi, di cardiopatie ai cardiologi, eccetera. 

E’ bene evidenziare quest’aspetto, perché qualche paziente con patologia in atto potrebbe pensare alla ‘blue therapy’ come alla cura risolutiva che toglie tutti i mali..

E non è ovviamente così. Come già detto prima, e lo ripeto con forza, la ‘blue therapy’, per come è intesa, ha un senso solo per chi non è ancora clinicamente malato e si trova nella Zona Bianca e Grigia. C’è da dire, per completezza e correttezza d’informazione, che certi trattamenti, come quello con onde millimetriche EHF in modalità di bio-risonanza sopra ricordato, sono stati sperimentati per diversi anni anche in pazienti con patologie in atto e, per quanto sappiamo, con buoni risultati. In questo caso, che esula comunque dalle competenze e dagli interessi della SBQ, non si tratta più di ‘blue therapy’, come appena spiegato.  Sarebbe comunque interessante sperimentare questo trattamento quantistico sui trigger points di ICAEM e TO, per prevenire i casi di recidiva di tumore: sono convinto che si potrebbe arrivare a risultati incoraggianti, del resto già ottenuti in Russia, con applicazioni però soltanto sulla sede locale del tumore.  Gran parte di loro infatti non conoscono ancora ICAEM e TO. Alcuni ricercatori e professori universitari russi invece già stanno studiando la Semeiotica Biofisica Quantistica e con essi il nostro ‘Dipartimento di Ricerca, Innovazione e Sviluppo’ sta avendo una proficua collaborazione. 

Ha citato un caso di familiarità relazionata con una grave patologia neurodegenerativa come la SLA. In che modo e quanto incide il grado di parentela nell’alterazione genetica del mit-DNA? 

L’alterazione genetica del DNA mitocondriale si trasmette ereditariamente per via materna, di madre in figlio, nella stragrande maggioranza dei casi (circa 98%). La trasmissione per via paterna è rara (circa il 2%). Ora, se avessimo la madre o un fratello che soffre di qualche grave patologia come cancro, cardiopatia ischemica, Alzheimer, SLA, o altro, ciò ci dovrebbe far pensare che c’è qualche possibilità che anche noi potremmo avere una Costituzione semeiotica-biofisica-quantistica od un Reale Rischio Congenito della medesima malattia. 
Ecco l’importanza fondamentale della diagnosi SBQ e della conseguente prevenzione pre-primaria e primaria, secondo la Manuel’s story. 
Attenzione però, la mancanza di familiarità non mette al riparo da rischi. Potremmo avere una madre con Terreno Oncologico o con Reale Rischio di Parkinson che vive sana fino a 90 anni senza mai ammalarsi di cancro o di patologie neurodegenerative. La predisposizione ad una patologia non implica che essa giocoforza da potenziale diventi sempre effettiva. Ci sono tante variabili in gioco come la funzione dei numerosi fattori di rischio che possono favorire l’insorgenza della malattia, ma solo in caso di presenza dell’alterazione genetica mitocondriale e sopratutto un fenomeno noto come Eteroplasmia Mitocondriale, che può essere intra-cellulare ed inter-cellulare. In poche parole, non tutti i mitocondri sono alterati nella sessa misura. Discorso analogo potremmo fare per fratelli e sorelle, tutti sani, e poi noi un giorno ci ammaliamo di cancro. Chi non conosce la SBQ direbbe facilmente che questo cancro non dipende da motivi genetici perché non c’è alcuna familiarità: Evidence Based Medicine che ignora e rifiuta l’aiuto che potrebbe arrivare dalla Single Patient Based Medicine. 

Perché si chiama blue therapy?

Per blue therapy si intende quella classe di terapie in grado di stabilire una virtuosa comunicazione con i due DNA (nucleare e mitocondriale, ndr). Perché blu? Immaginiamo un semaforo coi suoi tre colori: il rosso rappresenta la patologia in atto, il giallo il pericolo ossia il rischio di patologia, il verde invece il “buon stato di salute” (tra virgolette perché è uno stato relativo, non assoluto: un giorno potrebbe capitarci l’infarto, un tumore, il diabete mellito tipo 2, l’Alzheimer, la SLA, o qualsiasi patologia degenerativa riconducibile a cause genetiche, ndr). 
Tutte le nostre terapie conosciute e sperimentate fino alla primavera del 2011 erano di tipo ‘green therapy’, ossia atte a far accendere il semaforo verde (quindi, a livello preventivo, atte a spegnere il giallo di pericolo, rendendo residuale il rischio). La terapia di tipo verde deve essere oltremodo continuativa: se fosse sospesa tornerebbe il rischio.
Per far capire che s’é accesa una nuova luce, mai vista prima, abbiamo introdotto un nuovo colore: il blu. Questa luce si è accesa il 12 aprile 2011, quando fin dalle prime sperimentazioni, poi largamente confermate, si è vista clinicamente la realizzazione di un sogno tanto caldeggiato: la possibilità effettiva, concreta, di sanare le alterazioni genetiche dei due DNA, in particolare di quello mitocondriale, e quindi l’ICAEM e  le costituzioni SBQ. 



Fonti:

[1] Stagnaro S, Caramel S. The Role of Modified Mediterranean Diet and Quantum Therapy  in Oncological Primary Prevention, CNF – Bentham Science – February 2013 
http://eurekaselect.com/106105/article
[2] Simone Caramel, Sergio Stagnaro,   Quantum Therapy: A New Way in Osteoporosis Primary Prevention and Treatment.JPNS, Vol 2, No 1 (2012), 
 http://www.lifescienceglobal.com/home/cart?view=product&id=117
[3]  Simone Caramel and Sergio Stagnaro (2011) Quantum Biophysical Semeiotics and mit-Genome's fractal dimension  from JOQBS 1  1-27, 2011
http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/joqbs_mitgenome.pdf
[4] Simone Caramel and Sergio Stagnaro (2011) The Principle of Recursive Genome Function: QBS clinical and experimental evidences – 2011, www.sisbq.org, Journal of Quantum Biophysical Semeiotics,  
http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/prgf_qbsevidences.pdf
[5] Sergio Stagnaro and Simone Caramel (2011) A New Way of Therapy based on Water Memory-Information: the Quantum Biophysical Approach – 2011, www.sisbq.org, Journal of Quantum Biophysical Semeiotics, 
http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/qbtherapy.pdf
[6] Sergio Stagnaro and Simone Caramel (2011) The Genetic Reversibility in Oncology – 2011,  www.sisbq.org, Journal of Quantum Biophysical Semeiotics, 
http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/reverse_oncology.pdf
[7] Simone Caramel (2012) Meccanismi d'Azione Sconosciuti dell'Acqua Termale Sulfurea,  www.sisbq.org,
http://www.sisbq.org/uploads/5/6/8/7/5687930/h2s.pdf

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