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Microangiologia Clinica, il Cuore della Semeiotica Biofisica Quantistica

intervista al dottor Sergio Stagnaro
 
                                                   


La Microangiologia Clinica, originale evoluzione della Microangiologia, impiegata clinicamente, al letto del paziente, con l'ausilio della Percussione Ascoltata, antico metodo diagnostico rivisitato in chiave moderna dal dottor Stagnaro (Riflesso Diagnostica Percusso-Ascoltatoria),  è resa possibile evocando ed interpretando i riflessi ureterali, che offrono dati affidabili per valutare indirettamente il modo di essere e di funzionare del microcircolo di qualsiasi sistema biologico.
La Microangiologia Clinica è essenziale e fondamentale per dare un verosimile ed esaustivo significato alla patofisiologia che sottende i dati raccolti “bed-side” dalla Semeiotica Biofisica Quantistica, per comprendere il suo carattere transdisciplinare che attinge e dà impulso ad altre scienze, quali la matematica applicata ai sistemi dinamici non-lineari con i loro comportamenti caotico-deterministici e la fisica quantistica, e per interpretare in maniera coerente, soddisfacente ed unitaria le informazioni raccolte.
La Microangiologia Clinica rivela chiaramente che funzione e struttura del microcircolo sono due facce della stessa medaglia, svelando i limiti di un approccio classico volto principalmente all'esplorazione degli aspetti morfologico-strutturali dei microvasi, tralasciando di approfondirne le dinamiche funzionali.
La possibilità di osservare e misurare le oscillazioni dei microvasi, piccole arterie, arteriole e capillari nutrizionali, secondo Hammersen, e di valutare le fisiologiche e patologiche microstrutture contrattili – Anastomosi (AVA) e Dispositivi Endoarteriolari di Blocco (DEB) – che regolano il flusso sanguigno, cogliendone l’appropriato significato fisiopatologico, offre un contributo importante per il progresso della Microangiologia e per una più fine e completa diagnosi  clinica e pre-clinica, prevenzione primaria, pre-primaria e monitoraggio terapeutico delle più comuni e gravi patologie degenerative umane,  che insorgono sulla base di una alterazione genetica mitocondriale.

Dr. Stagnaro, in tanti ci contattano col  desiderio di saperne di più sul microcircolo, sui mitocondri, e sulle relazioni tra essi. Nei suoi scritti si parla di microcircolo e di attivazione microcircolatoria. Dal temine pare di capire che il microcircolo lavora sempre (normalmente, a riposo), mai smette ovviamente di lavorare, ma quando si attiva, comincia a lavorare di più: è così?
 
"Esattamente. Nel sano, di base, a riposo, le piccole arterie (arterie di calibro inferiore ai 100 micron con due o più strati di cellule muscolari lisce) e le arteriole, definite dal Prof. Claudio Allegra “cuore periferico”,  mostrano alternativamente dilatazione (o diastole)  e contrazione (o sistole) della durata di 6 secondi ciascuna. Pertanto, un ciclo persiste a riposo per 12 secondi. Queste dinamiche arteriolari, valutate con un fonendoscopio come oscillazioni del terzo superiore ureterale - vasomotility - sono subito dopo seguite da identiche oscillazioni del terzo inferiore ureterale - vasomotion -  espressione delle dinamiche dei capillari nutrizionali." 
 
Riguardo alla natura di queste dinamiche microcircolatorie, in un individuo sano le oscillazioni dei microvasi (ossia la loro dilatazione e contrazione che così facendo regola il flusso del sangue), a riposo, sono già di tipo caotico-deterministico? 
 
"Precisamente. Se osserviamo il susseguirsi di queste dinamiche delle pareti microvascolari osserviamo che i loro valori parametrici, relativi all'intensità (espressa in centimetri di dilatazione) ed alla durata (espressa in secondi) variano imprevedibilmente in modo apparentemente stocastico, ma sono in realtà di tipo caotico-deterministico. Ogni due oscillazioni "normali" compare una fluttuazione massima, chiamata Highest Spike (HS), la cui diastole è preceduta da una sistole maggiore dei fisiologici 6 secondi, durante la quale è prodotta una maggiore quantità di ATP nella cellula muscolare per renderne possibile il prolungato rilassamento. E' noto che il maggior consumo di ATP, per esempio, nel cardio-miocita, accade nella diastole: il cuore senza più energia si ferma in sistole (cuore di  pietra)."
 
Se, invece, nel sano, il microcircolo dallo stato di riposo viene attivato, ad esempio stimolando localmente, con una ben definita intensità, un suo  trigger-point, cosa succede alla dinamica alle oscillazioni? Esse permangono di tipo caotico-deterministico (ad esempio, l’attivazione microcircolatoria di tipo I o associata)?
 
"No. quando la microcircolazione istangica è in qualsiasi modo stimolata, compaiono progressivamente l’aumento della durata della diastole con conseguente riduzione della durata sistolica ed incremento dell'intensità fino a che tutte le fluttuazioni diventano HS. Le dinamica delle oscillazioni ha perciò in questo caso un equilibrio, prevedibile, di tipo periodico."
 
Una conoscenza che viene dalla microangiologia classica, su cui Lei insiste particolarmente, è il fatto che dobbiamo parlare di Unità Micro-Vascolo-Tessutale (UMVT). In che modo la consapevolezza che tutto funziona in modo unitario, sinergico, agevola la diagnosi SBQ? Se non ci fosse tale unità, i dati raccolti bed-side con la SBQ sul microcircolo, sarebbero poco significativi?
 
"I microvasi non sono sospesi nel nulla! Infatti, intorno ai microvasi troviamo l'istangio di Comel, formato da molte cellule connettivali, in primis i fibroblasti,  e  da una Matrice Amorfa Fondamentale, composta da proteine  di vitale importanza, come le glicoproteine, di cui sono note alcune solforate ed una non solforata, l'Acido Jaluronico, di cui esistono tre isoforme con proprietà biologiche differenti. 
Le glicoproteine, unite a lunghe molecole proteiche, formano i proteoglicani. Questo ambiente è di natura viscoso-elastica, grazie al fisiologico rapporto “Bound-Water” / “Free-Water”. In poche parole, se il rapporto è elevato e quindi una notevole quantità  di acqua è legata all'Acido Jaluronico, la dinamica delle pareti microvascolari è favorita dalla normale visco-elasticità del tessuto."
 
Che relazioni sussistono tra microcircolazione (studiata con l'ausilio della Microangiologia Clinica) e mitocondri?
 
"Una fisiologica struttura/funzione mitocondriale è indispensabile per la formazione della membrana cellulare, il glicocalice e l'istangio di Comel, come dimostra la valutazione clinica dei glicocalici e delle vie dei segnali intracellulari, la cui valutazione clinica è una delle mie più importanti scoperte. La rapida dilatazione arteriolare, cioè di 2 secondi, per esempio nel fegato, ci permette di escludere la Epatosteatosi."
 
Ipotizziamo un ragionamento per assurdo, tipico dei matematici, per dimostrare l'importanza del caos deterministico in fisiologia (del resto già evidenziata nella cardiofisiologia da Goldberger ed in altre branche della medicina). Se nel sano, a riposo, le oscillazioni microvasali fossero regolari, periodiche, anziché caotiche, come fisiologicamente dovrebbe essere, potremmo dire che in questo modo il “blood-flow” non sarebbe in grado di attraversare tutti i capillari nutrizionali (organizzati in un reticolo) in maniera virtuosa, per cui si creerebbero dei vuoti o delle zone malservite nel reticolo, allo stesso modo in cui se ci fosse caos deterministico in un sistema matematico, ciò significherebbe che le orbite sussistenti agirebbero con la proprietà della densità, ossia visiterebbero tutto il sistema, senza lasciare vuoti o spazi non attraversati, mentre se non ci fosse il caos deterministico, in situazione di periodicità, sarebbero visitati solo alcuni punti o isole, lasciando da parte tutto il resto? 
 
"Forse il modo più semplice e migliore dal punto di vista didattico, per i non addetti ai lavori, è parlare di una macchina (il sistema biologico oggetto di osservazioni) che possiede 5 marce, utilizzate secondo il bisogno. Quando la macchina, vecchia e maltrattata, rimane con una o due marce la sua vita è altamente compromessa."
 
In conseguenza di quest’ultima osservazione sulle marce ridotte dell’automobile, o meglio, parallelamente a una diminuita complessità delle oscillazioni microvasali (aspetto funzionale) si assiste in caso di patologia, e ancora prima, di Costituzioni e Reali Rischi Congeniti, alla neo-formazione di DEB patologici, che hanno una conformazione più rigida ed ostruente di quelli fisiologici (aspetto strutturale): struttura e funzione, sono due facce della stessa medaglia. Progressivamente i DEB patologici aumentano di numero nel lento eventarsi della patologia che da potenziale diventa in atto. Si può dire che si va gradualmente innestando un circolo vizioso nel momento in cui c'è una diminuzione di complessità (funzionale), ossia che  l'imperfetto blood-flow contribuisce alla neo-formazione di DEB patologici, che a loro volta crescendo di numero contribuiscono ad un peggioramento progressivo della funzionalità e così via?
 
"In realtà, a mio parere, la patogenesi è assai più complessa. Quando, dalla nascita, un piccola area di parenchima non è sufficientemente rifornita di materia-informazione-energia, come nel caso dei Reali Rischi Congeniti, significa che le locali cellule parenchimali, che dirigono la formazione dei relativi microvasi in armonia perfetta con la loro struttura/funzione, presentano alterazioni genetiche. Successivamente, l'ostacolo alla flow-motion, provocato dai DEB neoformati-patologici, localizzati nelle piccole arterie,  riduce il rifornimento tessutale di sangue, che  in parte più o meno notevole è costretto a muoversi, in quantità maggiore del normale, lungo le Anastomosi Artero-Venose o AVA (le tangenziali dell'unità microvascolo-tessutale). Ne consegue che, nei casi più gravi, aumenta pericolosamente la pressione ematica nel  versante efferente dei microvasi, causando sofferenza endoteliale (gli endoteli posseggono pochi mitocondri  e quindi sono poveri di ATP), che porta alla espressione di recettori, selectine, integrine, eccetera., che arrestano le cellule del sangue rotolanti sulla parete dei capillari nutrizionali: leucociti, linfociti,  e in particolare monociti, che, attraversata la barriera endoteliale, si trasformano in Macrofagi 1 e 2. Ecco spiegata la dannosa “Low Grade Chronic Inflammation”, sempre presente dalla nascita e poi ingravescente in particolari situazioni. Virchow e Marburg notarono nel cancro l'infiammazione senza poter chiarirne la reale patogenesi. A questo punto, l'aumentata sofferenza delle cellule parenchimali spiega l'incrementata produzione dei DEB patologici: queste cellule parenchimali non hanno bisogno di molta materia-informazione-energia". 
 
Negli stadi pre-clinici, nonostante  il cosiddetto rimodellamento microcircolatorio, esiste un meccanismo di compenso che interessa la vasomotility,  in modo tale che la vasomotion sia fisiologica, ossia che il bood-flow in uscita sia quello fisiologico per le necessità nutrizionali dei tessuti, se così si può dire. Il rimodellamento microcircolatorio è una Sua scoperta, o se ne sapeva già qualcosa in letteratura, ossia nella microangiologia per così dire classica?
 
 "Il rimodellamento microcircolatorio presente alla nascita, caratterizzato dai DEB neoformati-patologici, è una mia scoperta di 16 anni or sono. L'evento veramente sorprendente, che fa riflettere anche da un punto di vista teologico, è che la Microangiologia Clinica è una disciplina nata dal corretto uso di un semplice fonendoscopio. Il fatto che anche i Medici di Medicina Generale possono godere delle microscopiche meraviglie della natura e sono in grado di indagare il mondo affascinante della genetica e della biologia molecolare, è la dimostrazione della giustizia, misericordia e amore divino, in una parola, di Dio.  Infatti, "in Deo, Existenzia, Essentia ed Esse congruunt". Non così nella umana creatura." 
 
Sempre riguardo alle fluttuazioni microvascolari, che causano le oscillazioni macroscopiche di tutti i sistemi biologici, si è scoperto chi le governa? C'è stata una scoperta recente a proposito del fatto che il microcircolo è governato in maniera centralizzata nei neuroni del GH-RH...
 
"In due articoli, pubblicati nel 2013 su LA VOCE di SS, ho dimostrato che “Il centro neuronale del GH-RH è la  sede del  Pace-Maker centrale di tutte le oscillazioni biologiche, micro- e macro-scopiche”."
 



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SBQ Magazine
 12 - 2016






​La microangiologia clinica, da Lei fondata, è stata resa possibile dalla scoperta della percussione ascoltata degli ureteri. Qualcuno potrebbe chiedere come provare che esiste una relazione tra riflessi ureterali e microcircolo, e la prova del nove c’è, perché i microvasi, benché ubiquitari, presentano delle eccezioni, ossia ci sono delle parti del corpo in cui  sono presenti ma senza piccole arterie (es. labbra, prepuzio, ginocchio). Che riflessi ureterali ci sono stimolando queste particolari zone del corpo, a differenza di qualsiasi altra? 
 
"Ho iniziato la mia ricerca nel campo della semeiotica fisica nel 1955. Tuttavia, ho pubblicato i primi lavori vent'anni dopo! Ciò significa che per due decenni ho tentato, fortunatamente invano, di falsificare le mie teorie!  Tu affermi correttamente che esistono tessuti in cui non esistono piccole arterie (cuore periferico dell'amico Prof. Claudio Allegra). Se si esegue su queste aree la ritmica pressione digitale, indipendentemente dalla frequenza e dall'intensità, si osservano oscillazioni dei capillari nutrizionali locali, che mostrano il noto comportamento caotico-deterministico. Questo prova che la vasomotion è causata dalla vasomotility. Ancora un fatto illuminante: nella Macchie cutanee di Campbell de Morgan non esistono capillari nutrizionali ma solo piccole arterie e arteriole. In questo caso il Medico osserva esclusivamente la vasomotility! Le piccole vene provvedono allo scarso fabbisogno delle locali cellule". 
 
Dal punto di vista pratico, la percussione ascoltata degli ureteri non è di facile ed immediato dominio da parte del medico, che  nella sua curva di apprendimento SBQ inizia ad acquisire le sue conoscenze teorico-pratiche con la più semplice percussione ascoltata dello stomaco. Tuttavia, già percuotendo l’organo gastrico si acquisisce almeno il  50% dell’informazione utile per una buona diagnosi Semeiotico-Biofisico-Quantistica. C’è di più: tra i parametri di riferimento del riflesso gastrico aspecifico, ce né uno in particolare, la durata del riflesso, il cui valore, è in stretta relazione con la Riserva Funzionale Microcircolatoria. Cos’è questa Riserva, ed in che relazione sta con il rimodellamento microcircolatorio e la dimensione frattale delle oscillazioni microvasali?

"Il difficile nell'oggi sarà routine nel domani. In attesa del domani,  ho voluto offrire al Medico, non ancora esperto, la possibilità di raccogliere dati utili per le sue diagnosi al letto del malato: il Riflesso Gastrico Aspecifico. Il riflesso insorge quando nel tessuto esaminato il pH diventa acido a seguito della stimolazione dei relativi trigger-points, all'inizio lievemente acido. Bene. La Riserva Funzionale Microcircolatoria è, fisiologicamente, l'attuazione di una rapida e intensa diastole, con una successiva rapidissima sistole (< 3 sec. - 4 sec. <), che  si attua alla fina del Tempo di Latenza del riflesso. Brevemente. alla fine del Tempo di Latenza insorge acidosi tessutale e compare il riflesso gastrico aspecifico:lo stomaco si dilata nel fondo e nel corpo e il giunto antro-pilorico si contrae. Per eliminare i protoni tessutali, possibile danno istangico, il riflesso veno-vasomotorio provoca fisiologicamente una più intensa e rapida diastole, seguita da rapidissima sistole del cuore periferico, che elimina, allontanandoli, i protoni, riportando il locale pH nella norma e quindi mettendo fine al riflesso. E' spiegata l'importanza della durata del riflesso gastrico aspecifico (Riserva Funzionale Microcircolatoria) che è in stretta relazione inversa col modo di essere e di funzionare del sistema biologico esaminato e, matematicamente, con la dimensione frattale."
 
Genoma, parenchima e microvasi richiamano la teoria dell'Angiobiopatia che completa la teoria dell'Angiobiotopia di Tischendorf. Che cosa diceva Tischendorf, e qual'è il valore aggiunto portato dalla SBQ in questa teoria, confermata poi dalle evidenze cliniche e sperimentali raccolte bed-side? 

"La Teoria dell'Angiobiotopia, di Tischendorf, pone in evidenza la correlazione strutturale esistente tra morfologia del tessuto e quella delle relative unità microvascolotessutali. Pensiamo, per esempio, alla forma allungata delle cellule del muscolo-scheletrico oppure alla forma cilindrica di ammassi di cellule ghiandolari. In questi sistemi biologici, i microvasi sono rispettivamente allungati e circolari per provvedere nel modo migliore alla loro funzione, ch'è quella di fornire materia-informazione-energia al parenchima ed allontanarne i prodotti catabolici, di rifiuto e i prodotti della loro secrezione ovviamente. Al contrario la mia Teoria dell'Angiobiopatia sottolinea la stretta relazione funzionale, dinamica, delle cellule parenchimali e dei correlati microvasi, per cui il Medico usando il fonendoscopio può studiare eventi biologico molecolari del parenchima valutando le dinamiche caotico-deterministiche dei relativi microvasi. La Teoria dell'Angiobiopatia ha aperto orizzonti insospettati per la ricerca clinica, la diagnosi e il monitoraggio terapeutico, come si legge nel post pubblicato in La Voce di SS il 19/11/2016: Dagli Appunti di uno Studente di Medicina, Anno 2050. La Microangiologia Clinica nella Diagnosi del T2DM.
“Krogh aveva ragione” è una frase spesso letta nei suoi articoli unitamente alla constatazione che  “nella microcircolazione c'è il teatro della tragedia e della commedia della vita biologica”.  A parte Lei, però nessuno mai ha ancora incominciato ad esplorare più a fondo la microangiologia dal punto di vista diagnostico-clinico. Secondo Lei, perché?
 
Gli strumenti e la tecnologia oggi non mancano a meno che... non consideriamo l'esperienza che ci porta la fisica dei quanti ed il principio di indeterminatezza di Heisemberg. Il microcircolo, potrebbe essere (e potrebbe esserlo sempre) parzialmente esplorabile con la diagnostica strumentale sofisticata  dal punto di vista funzionale, ma qualsiasi tecnica, anche la meno invasiva, andrebbe ad attivare  il microcircolo, rendendolo perciò assai difficilmente osservabile dal punto di vista delle sue dinamiche caotico-deterministiche a riposo, un po' come quei dilemmi paradossali dei fisici tipo il gatto di Schroedinger (mezzo vivo o mezzo morto) o il paradosso onda-particella da cui se ne esce soltanto come soluzioni di ripiego come quella stocastico – probabilistica. E' il problema della misura, ossia non si può misurare con strumenti classici ciò che accade in un mondo quantico o sub-quantico, altrimenti si va incontro ad inevitabili difficoltà e paradossi.
Se simili approcci stocastici da parte dei fisici riguardo ad oggetti non-biologici potrebbero anche essere accettabili, ma non certo condivisibili da tutti, pensare che il mondo sub-atomico funzioni secondo la teoria delle probabilità (come se non esistessero leggi sottese deterministiche e tutto fluttuasse secondo un inverosimile caso), non possiamo però accettare che i sistemi biologici, come il sistema microcircolatorio, nelle sue dinamiche, siano soggetti a comportamenti stocastici (così come definito nel libro di Pratesi), ossia alla probabilità, al caso, senza nessun determinismo alle spalle. Provvidenzialmente direi, la SBQ è arrivata prima di tutti ad approfondire il microcircolo smentendo di fatto l'esistenza di comportamenti stocastici (sono apparentemente stocastici, ma di fatto sono caotico-deterministici) con un approccio lieve, dolce, con la stessa leggerezza di una piuma appoggiata sulla pelle di un neonato, altrimenti, premendo un po' di più (sopra le 300 dyne/cm2) non avrei potuto vedere il caos deterministico in tali oscillazioni, perché il microcircolo nel frattempo si sarebbe attivato, giungendo, per quanti, all'Attivazione Microcircolatoria perdendo in dimensionalità e rendendo perciò impossibile cogliere l'attimo, il carpe diem ...
 
Ultima domanda: si potrebbe dire che la Microangiologia Clinica rappresenti il cuore della Semeiotica Biofisica Quantistica, tuttavia il medico che inizia l’apprendimento del suo metodo diagnostico potrebbe pensare che sia sufficiente conoscere la percussione ascoltata dello stomaco, e la raccolta dei segni di simultaneità e di quelli relativi al riflesso gastrico aspecifico (latenza, durata, intensità), senza approfondire il significato microangiologico di quanto sta misurando. Lo considera un atteggiamento condivisibile?
Esiste il libero arbitrio, perciò ognuno è libero di attingere ciò che crede dalla mia produzione scientifica degli ultimi sei decenni. Tuttavia, limitare la SBQ alla sola raccolta dei dati ottenibili con la percussione ascoltata dello stomaco (explicate order, secondo Bohm), senza conoscere perlomeno teoricamente i contenuti della Microangiologia Clinica, sarebbe un mero pragmatismo, un po’ sterile, perché alla fine si raccoglierebbero dei dati di cui non si capirebbe il loro profondo ed intrinseco significato (implicate order, secondo Bohm). Questo porterebbe a “meccanizzare” il metodo, pur rimanendo una diagnostica manuale, bed-side; meccanizzare nel senso che si farebbe tutto in maniera abitudinaria, senza capire molto ciò che si sta facendo, senza la possibilità effettiva di comprendere, di interpretare l’informazione ottenuta nel modo più corretto possibile.
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Immagine
Microangiologia Clinica: percussione ascoltata del terzo inferiore dell'uretere

Bibliografia


Sergio Stagnaro - Marina Neri Stagnaro (2016) Microangiologia Clinica. a cura di Simone Caramel  - scaricalo qui in pdf
Sergio Stagnaro (2011) - Introduzione alla Microangiologia Clinica - in pdf
Simone Caramel (2011). Elementi di Teoria del Caos e Semeiotica Biofisica Quantistica- Dispensa introduttiva.   IN PDF
Sergio Stagnaro (2011) -Il Glicocalice nella Diagnosi SBQ di Terreno Oncologico di Di Bella - in pdf
Sergio Stagnaro e Simone Caramel 
(2012) - Attivazione Microcircolatoria con Prove da Sforzo nella Diagnosi del Reale Rischio Congenito, aspecifico ed oncologico - in pdf
Sergio Stagnaro (2012) - Il Glicocalice nella Diagnosi SBQ di Terreno Oncologico di Di Bella - aggiornato con TO "potenziale" - in pdf 
Sergio Stagnaro (2012) - Ecocardiogramma Semeiotico Biofisico Quantistico. Valutazione delle funzioni cardiache. Reale Rischio Congenito di CAD   - in pdf 
Sergio Stagnaro (2013) - La Teoria Microcircolatoria Semeiotico-Biofisico-Quantistica dell’Aterosclerosi è corroborata dalla Patogenesi delle Macchie di  Campbell Greig de Morgan - in pdf
​Sergio Stagnaro (2014) - 
Ordine Implicato e  Ordine Esplicato nel Segno di Rinaldi, simultaneo ed istantaneo: dal Terreno Oncologico all’Oncogenesi - in pdf
Sergio Stagnaro (2014) Semeiotica Biofisica Quantistica: Eventi Biologico-Molecolari portati a Livello Clinico - in pdf 

Sergio Stagnaro (2015) La Valutazione SBQ dell'interstizio. L'amiloide insulare nella diagnosi del diabete mellito tipo 1 - in pdf
Sergio Stagnaro (2016) Ruolo del Muscolo - Scheletrico nella Diagnosi Clinica. Il Riflesso della Low Grade Chronic Inflammation e la Manovra di Bardi. in pdf

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