APRILE 2O22. GRAZIE LUCA! CONTINUA AD ACCOMPAGNARCI DAL CIELO
Il professor Luca Obertello dalle 4 del pomeriggio del 4 del 4 (4 aprile) è nato in Cielo e dal Cielo ci guarda. Il 4 è il numero della realtà e della concretezza, delle leggi fisiche, della logica e della ragione: quella realtà fattuale così cara a Newman, oggi santo, che hai celebrato in tanti tuoi saggi di filosofia. Caro Luca, grazie per averci insegnato e mostrato come si porta la croce, come si vive la croce, con umiltà e serenità nel cuore. Sei un pilastro della SISBQ, oltre che un socio fondatore, e sempre ci hai dato grande sostegno, forza, coraggio, conoscenza, idee, stimoli nuovi per procedere nel cammino. Dicevi nella tua relazione "L'io e il mondo" presentata durante il nostro 5° convegno a Porretta Terme nel 2015 che"massimamente reale è quel che massimamente è spirituale" ed ancora che "le capacità e le categorie umane sono inadeguate ad esprimere la ricchezza inesauribile della realtà, così come l’occhio è incapace di avere una visione unitaria del cielo stellato"; "tutto nella realtà è sommamente articolato e interconnesso al suo interno e al suo esterno, e ciò dimostra l’azione del Principio sommo che coordina la complessità e la connessione", "La vita conoscitiva in generale e la ricerca scientifica sono possibili perché la realtà è accessibile sotto certe condizioni e in certi limiti all’uomo, mai però pienamente, e questo dà ragione del procedere sempre faticoso e difficile della conoscenza". "Il caso della Semeiotica Biofisica è significativo. Le constatazioni fattuali assiduamente perseguite dal Dottor Stagnaro in una vita di indagini sulla realtà biologica umana attraverso l’auscultazione dei dati e dei legami che la caratterizzano, hanno portato a evidenziare una mappa di grande complessità in continuo arricchimento e cambiamento".
"Ogni essere, e tutto l’insieme degli esseri, è vivificato e sostenuto dal soffio dello spirito (spirito vuol dire “quel che spira o soffia”) che dà vita alla materia". "Bisogna invece rendersi conto che più è alta la presenza dello spirito, più lo è quella della realtà; e che massimamente reale è quel che massimamente è spirituale". "La realtà è come un arazzo sostanziato da una trama invisibile ma essenziale, che non appare alla vista". "La dimensione spirituale non nasce dall’uomo come se l’uomo ne fosse produttore e fattore, ma egli la ritrova nella realtà come presente in essa, nella sua struttura e nella sua sostanza ̧ e come qualcosa che trascende le proprie capacità di conoscenza e di intuizione, al punto da rimanere costantemente stupito di ciò che non avrebbe immaginato e pensato".
"La disposizione di fondo che sottende questo iter conoscitivo e scientifico è quella dell’umiltà, ossia del riconoscimento del limite proprio dell’uomo, ben diversamente dalla sufficienza e dalla superbia tipiche di tante espressioni della scienza moderna. Anche in questo la lezione che è offerta dalla Semeiotica Biofisica è preziosa, poiché il corretto atteggiamento nella ricerca di qualsiasi tipo è fondamentale per il suo esito positivo. L’umiltà è l’esatta controparte della meraviglia". "Ed anche nei suoi riflessi pratici dispone ad ascoltare la voce della realtà e a seguirne le indicazioni, invece che a imporre alla natura la legge dell’uomo, che così spesso la violenta e la distorce portando alla dissoluzione anche l’umanità che della natura fa parte costitutiva". la relazione "L'io e il mondo"
"Ogni essere, e tutto l’insieme degli esseri, è vivificato e sostenuto dal soffio dello spirito (spirito vuol dire “quel che spira o soffia”) che dà vita alla materia". "Bisogna invece rendersi conto che più è alta la presenza dello spirito, più lo è quella della realtà; e che massimamente reale è quel che massimamente è spirituale". "La realtà è come un arazzo sostanziato da una trama invisibile ma essenziale, che non appare alla vista". "La dimensione spirituale non nasce dall’uomo come se l’uomo ne fosse produttore e fattore, ma egli la ritrova nella realtà come presente in essa, nella sua struttura e nella sua sostanza ̧ e come qualcosa che trascende le proprie capacità di conoscenza e di intuizione, al punto da rimanere costantemente stupito di ciò che non avrebbe immaginato e pensato".
"La disposizione di fondo che sottende questo iter conoscitivo e scientifico è quella dell’umiltà, ossia del riconoscimento del limite proprio dell’uomo, ben diversamente dalla sufficienza e dalla superbia tipiche di tante espressioni della scienza moderna. Anche in questo la lezione che è offerta dalla Semeiotica Biofisica è preziosa, poiché il corretto atteggiamento nella ricerca di qualsiasi tipo è fondamentale per il suo esito positivo. L’umiltà è l’esatta controparte della meraviglia". "Ed anche nei suoi riflessi pratici dispone ad ascoltare la voce della realtà e a seguirne le indicazioni, invece che a imporre alla natura la legge dell’uomo, che così spesso la violenta e la distorce portando alla dissoluzione anche l’umanità che della natura fa parte costitutiva". la relazione "L'io e il mondo"