La 'Memoria-Informazione' dell’acqua
l'acqua memorizza informazioni
Sulla scia delle scoperte di Benveniste sulla memoria dell’acqua (pubblicati su Nature) e quasi in contemporanea con i lavori di Montagnier, Nobel della Medicina 2008, che conferma le intuizioni dello scienziato francese con uno studio sul sequenziamento del DNA in una soluzione idrica, nel 2011 Stagnaro intraprende degli esperimenti che non solo confermano l’impianto teorico-pratico di Benveniste, ma vanno oltre .L’acqua non è solo in grado di memorizzare, ma può addirittura ricevere e trasmettere radiazioni, ossia onde-frequenze intrise di informazione.
Argomento di grandi discussioni, la memoria dell'acqua è stata sempre considerata solo una congettura. Infatti, nessuno ha mai dimostrato che l'acqua è in grado di mantenere una 'memoria - informazione' di sostanze disciolte e diluite in modo arbitrario. Il concetto è stato notoriamente proposto da Jacques Beneviste (Davenas et al. 1988) per spiegare il presunto potere terapeutico dei rimedi omeopatici, che sono preparati di soluzioni diluite in grado così elevato che nemmeno una singola molecola della sostanza originale rimane nelle preparazioni finali. Questo argomento ha affascinato gli scienziati per decenni (Boulanger et al. 1998, Zhadin et al. 1998). A parte i pensieri degli scienziati del computer, che hanno cercato di capire in che modo l'acqua possa agire analogamente ai chip per computer, un tema così controverso può essere risolto soprattutto in un raffinato ed affidabile modo clinico, facilmente riproducibile. Tutte le cellule viventi sono composte per il 70%-90% di acqua ed emettono bio-fotoni che non possono essere visti ad occhio nudo, ma possono essere misurati con apparecchiature speciali, o valutati nelle modifiche apportate sulle funzioni dei sistemi biologici. Le cellule comunicano attraverso esplosioni di energia nella banda elettromagnetica ultravioletta sopra lo spettro della luce visibile, così come via neuro-peptidi, presenti in ogni parte del corpo. Queste emissioni di energia controllano i processi vitali del corpo. Per esempio, le cellule sane e cancerose emettono fotoni di energia abbastanza diversi tra loro, in parallelo con il loro differente comportamento micro circolatorio. Possiamo ora raccogliere le frequenze cellulari e ritrasmetterle attraverso dispositivi quantistici. Secondo precedenti ricerche cliniche sul mit-DNA e n-DNA antenna, nei sistemi biologici, molecole, come i neuro-peptidi, compresi quelli funzionanti come neurotrasmettitori, e gli ormoni, agiscono mediante Energia-Informazione, almeno nella prima delle due fasi (Stagnaro et al., 2007a). Al fine di comprendere il significato di ‘Memoria-Informazione’ dell’acqua è utile esaminare ognuno di questi 2 concetti e poi fonderli insieme: 1) Memoria (l'acqua agisce come un recettore, è in grado di ricevere le frequenze d'onda e di memorizzarli) 2) Informazione (l'acqua agisce come trasmettitore, trasmettendo le frequenze delle onde memorizzate ') Queste caratteristiche biofisiche, chimiche ed elettro-magnetiche dell’acqua sono evidenziate da alcuni esperimenti, contemporanei, paralleli, ma indipendenti l’uno dall’altro, che confermano il contributo di Beneviste. Un recente lavoro sul DNA, onde e acqua del Nobel per la Medicina del 2008, Luc Montagnier, (Montagnier et al., 2011) descrive esperimenti che mostrano una nuova struttura del DNA e l'induzione dI onde elettromagnetiche - EMS - in diluizioni di acqua. Gli autori osservano che avviene una trasmissione di sequenze di DNA e di informazioni genetiche nell’acqua attraverso onde elettromagnetiche. E’ stato chiaramente dimostrato che le nano-strutture dell’acqua e la loro risonanza elettromagnetica sono in grado di riprodurre fedelmente le informazioni del DNA. Questa è un'altra conferma delle proprietà dell'acqua di ricevere, immagazzinare (memorizzare informazioni) e trasmettere onde a bassa frequenza. Recenti esperimenti (Germanov et al, 2011, comunicazioni personali coi ricercatori SBQ) mostrano risultati molto interessanti: sostanze chimiche di natura organica e non organica, nonché oggetti biologici emettono onde le cui frequenze sono individuali per ogni oggetto sostanza ed oggetto biologico, e composti organici complessi emettono uno spettro di frequenze che corrisponde con le frequenze delle sostanze che contengono. Inoltre, i fluidi biologici umani (sangue, urine, ecc), emettono segnali che caratterizzano lo stato del corpo. La frequenza delle onde combinano con la frequenza di oscillazione elettromagnetica, e si può creare una risonanza, emissione di radiazioni, contenente le frequenze caratteristiche di un oggetto, le quali possono essere trasferite a distanza insieme con un segnale elettromagnetico. |
SBQ e 'Memoria-Informazione' dell'acquala memoria informazione dell'acqua
Negli esperimenti del team russo di Eugeny Germanov, sono state evidenziate le grandi proprietà dell'acqua termale. Questo fatto è confermato da recenti test SBQ, che mostrano che l'acqua termale è efficace in termini di ‘blue therapy’. Secondo le evidenze sperimentali, forniti dalle ricerche di alcuni scienziati che collaborano con noi, l'acqua è in grado di ricevere, conservare e trasmettere 'le frequenze ondulatorie’ ('memoria-informazione') delle sostanze disciolte in diluizione arbitrarie, od assorbite, ad esempio, mediante trasmissione di frequenze da un apparecchio quantistico, o attraverso le onde musicali provenienti da una radio.
La SBQ ha dimostrato per la prima volta clinicamente e sperimentalmente l'esistenza della memoria-informazione dell’acqua. Questa evidenza clinica ha suggerito ulteriori esperimenti che hanno confermato la possibilità di trattare anche la Sindrome da Stanchezza Cronica. Grazie alla memoria-informazione dell’acqua è possibile una terapia realmente efficace della CFS, se ciò sarà confermato su scala sperimentale più ampia. La memoria-informazione dell’acqua è stata sfruttata utilizzando acqua energizzata da un dispositivo quantistico in grado di catturare le frequenze di farmaci per poi ri-trasmetterle nell'acqua, aprendo nuove prospettive nell’uso di farmaci, limitando i loro dosaggi con gli stessi risultati terapeutici. Inoltre, la valutazione SBQ dei glicocalici svolge un ruolo centrale al fine di dimostrare la memoria-informazione dell’acqua. La SBQ introduce così un nuovo principio: il principio di memoria-informazione dell’acqua, che è il fondamento scientifico per nuovi e successivi esperimenti ed applicazioni su questo argomento, come quelli effettuati dal giapponese Masaru Emoto. Emoto sostiene che la coscienza umana ha un effetto sulla struttura molecolare dell’acqua. Le ipotesi del ricercatore nipponico si sono evolute nel corso degli anni della sua ricerca. Inizialmente egli affermava che l’acqua di alta qualità forma cristalli belli ed intricati, mentre l’acqua di scarsa qualità ha difficoltà nel formare cristalli. Secondo Emoto, un cristallo di ghiaccio di acqua distillata presenta una struttura di base esagonale senza ramificazioni intricate, ed attraverso la preghiera, la musica od attaccando parole scritte ad un recipiente d’acqua si possono ottenere cambiamenti positivi nei cristalli. Dal 1999 Emoto ha pubblicato diversi volumi di un lavoro dal titolo ‘I messaggi dall’acqua’, che contiene fotografie di cristalli d'acqua accanto a saggi e a "parole d'intenti." Dal 1990, Masaru Emoto ha eseguito una serie di esperimenti osservando l'effetto fisico della parole, preghiere, musica e ambiente sulla struttura cristallina dell'acqua. Emoto disse ai suoi fotografi di scattare foto all’acqua dopo essere stata esposta a variabili diverse e successivamente congelata, in modo da formare strutture cristalline. Seguendo le ipotesi del ricercatore giapponese riguardanti i mutamenti alla struttura dei cristalli d’acqua in seguito alla sua esposizione a musica e canzoni, la SBQ ha creato un interessante test, denominato ‘Caramel’s experiment’ per verificare l’ipotesi di feedback di memoria-informazione tra acqua e musica. In seguito alle valutazioni e misure SBQ, l’esperimento di Caramel mostra che la musica energizza effettivamente l’acqua, e che la memoria-informazione dell’acqua è realmente esistente. Inoltre questo esperimento apre nuove prospettive sulla musicoterapia, e le sue applicazione per l'autismo infantile, il ritardo mentale, le disabilità, la sindrome di Alzheimer e altri disordini cerebrali, la psicosi, i disturbi dell'umore, i disordini somatoformi (in particolare la sindrome di dolore cronico), la sindrome da stanchezza cronica (CFS), i disturbi alimentari (anoressia nervosa). Questa evidenza sperimentale dà nuova luce anche per l'interpretazione del risveglio da coma grazie all’ascolto di musica e canzoni. |
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