Segno di Caotino: suggerimenti pratici del dott. Mario Siniscalchi

Il dottor Siniscalchi
Colgo l’occasione per salutare e ringraziare singolarmente tutti i medici che hanno preso parte all’esercitazione pratica di Porretta; al fine di consentire un ripasso vi invio questa pagina noiosa e minuziosa, ma utile per richiamare alla memoria la giusta sequenza da mettere in atto per eseguire i riflessi di base della Semeiotica Biofisica di Stagnaro (SBS).
Per evocare il riflesso gastrico:
1) Delimitare la grande curva:
posizionare il fonendoscopio sull'area di proiezione cutanea dello stomaco: sulla linea xifo-ombelicale, sotto l'appendice ensiforme, 2-3 cm sotto, 1-2 cm a sx; invitare il pz a sostenere il fonendoscopio con una pressione leggera, ma tale da garantire la completa adesione della membrana alla cute. Iniziare la percussione in modo centripeto iniziando dalla fossa iliaca sx: dall'esterno in direzione
del fonendoscopio, con percussioni leggerissime (con la stessa forza che applichereste per giocare con un neonato di 1 settimana: percuotendone la fronte o il nasino); il dito a martelletto; percuotere 2 volte sullo stesso punto e spostarsi verso il fonendo, senza saltare alcun punto: tutti i punti della linea che va dalla cute lontana a quella prossima alla campana vanno percossi. Quando si giunge sul punto sovrastante la curva dello stomaco noterete che il suono si farà più netto, acuto. Fate questo per almeno 4-5 punti, poi uniteli con un pennarello. Per essere sicuri che la linea delimitata corrisponda con lo stomaco fate eseguire all'esaminando una espirazione a glottide chiusa (la cosa migliore è di invitare ad eseguire un ponzamento): noterete che il suono generato dalla percussione su tale linea (qualora la delimitazione sia stata eseguita correttamente) sarà netto e più intenso. Un utile esercizio, almeno all'inizio oppure in casi difficili, è quello di notare come cambia il suono percuotendo in direzione opposta: si parte dal fonendo e si giunge verso l'esterno, lontano dallo stomaco: noterete che appena avrete superato la grande curva il suono si farà indistinto-lontano-sordo.
2) Evocamento del segno di Caotino:
(il segno che equivale alla spia luminosa rossa- lampeggiante presente sul cruscotto dell'automobile: attira la nostra attenzione sul livello della benzina basso o sulla temperatura dell’ acqua troppo alta: allo stesso modo la Caotino richiama l’attenzione su una patologia cardiaca in atto o incipiente e comunque segnala quello
che Sergio Stagnaro ha battezzato "Real Rischio" di cardiopatia ischemica). Dopo aver delimitato la grande curva prestate la massima attenzione a non spostare il fonendoscopio dal punto della prima collocazione: qualora ciò avvenisse falserebbe i dati rilevati; prima di iniziare qualsiasi riflesso è bene verificare che la curva disegnata corrisponda con quella oscultata. La Caotino si ottiene premendo, con la falange di un dito, su un punto qualsiasi del precordio (i dermatomeri su cui irradia il dolore dell'infarto miocardico sono perfetti: regione precordiale-sternale); in questo caso la forza da applicare deve essere intensa, deve generare quasi fastidio nell'esaminando ( la stessa forza che applichereste per fermare, con un dito, il sanguinamento di una piccola arteriola!).
Con questa manovra si ricerca la risposta "simultanea": in caso di positività noterete che nel momento in cui premete sul precordio, nello stesso momento, la grande curva si sposta esternamente alla linea che avevate precedentemente delimitato; alla rimozione della pressione digitale noterete che "simultaneamente" lo stomaco ritornerà nella posizione di partenza (sulla curva che avevate precedentemente delimitato); ogni qualvolta premerete intensamente, col dito, sul precordio di un soggetto cardiopatico o con rischio congenito di cardiopatia, noterete che lo stomaco si sposta verso l'esterno della curva e ritorna in posizione di partenza appena interrompete la pressione.
ATTENZIONE_SUGGERIMENTO PREZIOSO:
una volta delimitata la grande curva ed aver disegnato la linea col pennarello, percuotete ripetutamente col dito a martelletto nella zona di 0,5 cm all'esterno della grande curva ed a ogni paio di percussioni spostatevi verso la curva disegnata, sempre senza saltare nessun punto e subito dopo ritornate nel punto di partenza (a Porretta abbiamo battezzato tale spazio come ZONA DI ASCOLTO: questo sequenza consente di non far abituare l'orecchio allo stesso suono, viene rallentato il recruitment).
In pratica con la percussione applicata "simultaneamente" alla pressione digitale del precordio ricerchiamo uno spostamento (talvolta di 0,5-1 cm) della grande curva e per poter cogliere tale spostamento dobbiamo collocarci con la percussione in uno spazio abbastanza preciso e limitato: appunto nella zona di ascolto. L'errore più frequente è quello di eseguire le percussioni con la stessa sequenza usata nella delimitazione della grande curva: partendo da alcuni centimetri prima ed avvicinandosi lentamente alla grande curva; ma tale operatività non ci consentirebbe di cogliere un fenomeno che avviene nello stesso istante in cui comprimiamo col dito sul precordio e che sparisce nello stesso momento in cui noi non comprimiamo più, per riapparire simultaneamente alla ripresa della pressione digitale. Per poter cogliere uno spostamento "istantaneo" della grande curva devo collocare la percussione necessariamente in uno spazio limitato (max 1 cm) e prossimo alla linea disegnata sulla parete addominale con la percussione ascoltata dello stomaco (è un vero appostamento, come il cacciatore che attende la
preda fuori dalla tana).
Importante: nei casi negativi, ripetete la manovra 4-5 sec. dopo aver invitato il Pz. a fare i pugni e non respirare (= Test Apnea PIU’ Test del Pugile, cioè Manovra di RESTANO). Casi latenti o lievi, risultati falsamente NEGATIVI, si SLATENTIZZANO e compare un Riflesso gastrico aspecifico decisamente apprezzabile.
A questo punto vi invito a verificare su soggetti cardiopatici già noti; fate e rifate, poi provate su soggetti apparentemente sani. Quando vi sentirete sicuri delle rilevazioni e pronti a fare il passo successivo oppure i vostri dubbi sul riflesso vi attanaglieranno da mettere tutto in bilico… ecco siete pronti per venire a Napoli ad eseguire una esercitazione insieme; a quel punto venite armati di fonendoscopio e buona volontà…alla fine del lavoro… qualora non saranno i riflessi a darvi gioia vi potrete sempre consolare con una buona pizza napoletana.
Un caro saluto
Mario Siniscalchi
Per evocare il riflesso gastrico:
1) Delimitare la grande curva:
posizionare il fonendoscopio sull'area di proiezione cutanea dello stomaco: sulla linea xifo-ombelicale, sotto l'appendice ensiforme, 2-3 cm sotto, 1-2 cm a sx; invitare il pz a sostenere il fonendoscopio con una pressione leggera, ma tale da garantire la completa adesione della membrana alla cute. Iniziare la percussione in modo centripeto iniziando dalla fossa iliaca sx: dall'esterno in direzione
del fonendoscopio, con percussioni leggerissime (con la stessa forza che applichereste per giocare con un neonato di 1 settimana: percuotendone la fronte o il nasino); il dito a martelletto; percuotere 2 volte sullo stesso punto e spostarsi verso il fonendo, senza saltare alcun punto: tutti i punti della linea che va dalla cute lontana a quella prossima alla campana vanno percossi. Quando si giunge sul punto sovrastante la curva dello stomaco noterete che il suono si farà più netto, acuto. Fate questo per almeno 4-5 punti, poi uniteli con un pennarello. Per essere sicuri che la linea delimitata corrisponda con lo stomaco fate eseguire all'esaminando una espirazione a glottide chiusa (la cosa migliore è di invitare ad eseguire un ponzamento): noterete che il suono generato dalla percussione su tale linea (qualora la delimitazione sia stata eseguita correttamente) sarà netto e più intenso. Un utile esercizio, almeno all'inizio oppure in casi difficili, è quello di notare come cambia il suono percuotendo in direzione opposta: si parte dal fonendo e si giunge verso l'esterno, lontano dallo stomaco: noterete che appena avrete superato la grande curva il suono si farà indistinto-lontano-sordo.
2) Evocamento del segno di Caotino:
(il segno che equivale alla spia luminosa rossa- lampeggiante presente sul cruscotto dell'automobile: attira la nostra attenzione sul livello della benzina basso o sulla temperatura dell’ acqua troppo alta: allo stesso modo la Caotino richiama l’attenzione su una patologia cardiaca in atto o incipiente e comunque segnala quello
che Sergio Stagnaro ha battezzato "Real Rischio" di cardiopatia ischemica). Dopo aver delimitato la grande curva prestate la massima attenzione a non spostare il fonendoscopio dal punto della prima collocazione: qualora ciò avvenisse falserebbe i dati rilevati; prima di iniziare qualsiasi riflesso è bene verificare che la curva disegnata corrisponda con quella oscultata. La Caotino si ottiene premendo, con la falange di un dito, su un punto qualsiasi del precordio (i dermatomeri su cui irradia il dolore dell'infarto miocardico sono perfetti: regione precordiale-sternale); in questo caso la forza da applicare deve essere intensa, deve generare quasi fastidio nell'esaminando ( la stessa forza che applichereste per fermare, con un dito, il sanguinamento di una piccola arteriola!).
Con questa manovra si ricerca la risposta "simultanea": in caso di positività noterete che nel momento in cui premete sul precordio, nello stesso momento, la grande curva si sposta esternamente alla linea che avevate precedentemente delimitato; alla rimozione della pressione digitale noterete che "simultaneamente" lo stomaco ritornerà nella posizione di partenza (sulla curva che avevate precedentemente delimitato); ogni qualvolta premerete intensamente, col dito, sul precordio di un soggetto cardiopatico o con rischio congenito di cardiopatia, noterete che lo stomaco si sposta verso l'esterno della curva e ritorna in posizione di partenza appena interrompete la pressione.
ATTENZIONE_SUGGERIMENTO PREZIOSO:
una volta delimitata la grande curva ed aver disegnato la linea col pennarello, percuotete ripetutamente col dito a martelletto nella zona di 0,5 cm all'esterno della grande curva ed a ogni paio di percussioni spostatevi verso la curva disegnata, sempre senza saltare nessun punto e subito dopo ritornate nel punto di partenza (a Porretta abbiamo battezzato tale spazio come ZONA DI ASCOLTO: questo sequenza consente di non far abituare l'orecchio allo stesso suono, viene rallentato il recruitment).
In pratica con la percussione applicata "simultaneamente" alla pressione digitale del precordio ricerchiamo uno spostamento (talvolta di 0,5-1 cm) della grande curva e per poter cogliere tale spostamento dobbiamo collocarci con la percussione in uno spazio abbastanza preciso e limitato: appunto nella zona di ascolto. L'errore più frequente è quello di eseguire le percussioni con la stessa sequenza usata nella delimitazione della grande curva: partendo da alcuni centimetri prima ed avvicinandosi lentamente alla grande curva; ma tale operatività non ci consentirebbe di cogliere un fenomeno che avviene nello stesso istante in cui comprimiamo col dito sul precordio e che sparisce nello stesso momento in cui noi non comprimiamo più, per riapparire simultaneamente alla ripresa della pressione digitale. Per poter cogliere uno spostamento "istantaneo" della grande curva devo collocare la percussione necessariamente in uno spazio limitato (max 1 cm) e prossimo alla linea disegnata sulla parete addominale con la percussione ascoltata dello stomaco (è un vero appostamento, come il cacciatore che attende la
preda fuori dalla tana).
Importante: nei casi negativi, ripetete la manovra 4-5 sec. dopo aver invitato il Pz. a fare i pugni e non respirare (= Test Apnea PIU’ Test del Pugile, cioè Manovra di RESTANO). Casi latenti o lievi, risultati falsamente NEGATIVI, si SLATENTIZZANO e compare un Riflesso gastrico aspecifico decisamente apprezzabile.
A questo punto vi invito a verificare su soggetti cardiopatici già noti; fate e rifate, poi provate su soggetti apparentemente sani. Quando vi sentirete sicuri delle rilevazioni e pronti a fare il passo successivo oppure i vostri dubbi sul riflesso vi attanaglieranno da mettere tutto in bilico… ecco siete pronti per venire a Napoli ad eseguire una esercitazione insieme; a quel punto venite armati di fonendoscopio e buona volontà…alla fine del lavoro… qualora non saranno i riflessi a darvi gioia vi potrete sempre consolare con una buona pizza napoletana.
Un caro saluto
Mario Siniscalchi