SBQ: La Percussione Ascoltata dello Stomaco![]() Figura 1
La percussione ascoltata dello stomaco giuoca un ruolo primario nella Semeiotica Biofisica Quantistica - SBQ. Il medico che conosce questo metodo e lo sa applicare in maniera appropriata e sicura può osservare, in modo facile e rapido, al letto del paziente, un grande numero di segni e riflessi, che gli consentono di riconoscere diverse patologie, perfino potenziali o nei loro stadi pre-clinici. Notoriamente, lo stomaco è innervato da due plessi nervosi gastrici, collegati al plesso celiaco, dove finiscono un grande numero di riflessi originati da quasi ogni tessuto ed organo. Ad esempio, se stimoliamo con una pressione digitale ungueale o, in alternativa, con dei pizzicotti cutanei, i trigger-points, nello stomaco accadono, come già risaputo, delle modificazioni della sua forma e volume, battezzate con il nome di riflesso gastrico aspecifico, vagale e simpatico, e contrazione gastrica tonica, come nei casi di appendicite (Figura 1), di cancro, a partire dalla sua fase iniziale di ‘Reale Rischio Congenito’, patologie reumatiche ed autoimmuni.
1. Posizione del Paziente![]() Figura 2
Il paziente è disteso in posizione supina, psico-fisicamente rilassato, con occhi aperti per ridurre la secrezione di melatonina. (Figura 2).
2. Demarcazione della grande curvatura dello stomaco![]() Figura 3
Occorre delimitare un piccolo pezzo della grande curva gastrica nel suo segmento inferiore, dato che lo stomaco può essere in positioni diverse dipendendo dalla struttura fisica del paziente (Figura 3).
3. Posizione del fonendoscopio![]() Figura 4
Il paziente aiuta il medico tenendo il tamburo del fonendoscopio sulla proiezione cutanea del viscere investigato (es. stomaco, uretere) con un polpastrello digitale (Figura 4). Nel caso di riflesso gastrico aspecifico, il tamburo dello stetoscopio è fissato su un qualsiasi punto della proiezione cutanea dello stomaco.
4. Percussione dello stomaco![]() Figura 5
Il medico esegue la percussione con il dito medio, piegato a martelletto, direttamente, dolcemente e con delicatezza, sulla pelle (linee radiali di percussione, punti verdi nella figura 5), due volte consecutive sullo stesso punto prima di muoversi al punto successivo andando verso il tamburo del fonendoscopio (frecce verdi, Figura 5), lungo linee centripete e radiali, il più velocemente possibile, fermandosi sempre prima della grande curva dello stomaco (punti verdi, Figure 5).
Attenzione! Quando la percussione batte "direttamente" sulla proiezione dello stomaco (o la proiezione cutanea di qualsiasi viscere, ovviamente, le zone rosse) il suono della percussione è percepito nettamente modificato, più forte, e sembra “trarre origine vicino alle orecchie del medico". A questo punto, è consigliabile eseguire la percussione ascoltata per la seconda volta, almeno nelle fasi iniziali, quando non vi è grande esperienza, al fine di evitare alcuni errori, ad esempio, a causa di un’onda peristaltica. La percussione digitale deve essere solo sui punti verdi (punti di percussione), e mai sulla proiezione del viscere (zona rossa mai da percuotere, Figura 5).
5. Es. Pressione digitale applicata sul precordio (simultanea al punto 4): segno di Caotino![]() Figura 6
La pressione digitale effettuata con una ben definita intensità (lieve, moderata, media, intensa) applicata sulla proiezione cutanea del cuore (precordio), dà luogo a diversi e significativi Riflessi Cardio-Gastrico Aspecifici e ciecali (R.C.G.A.). In caso di pressione intensa, questa manovra corrisponde al segno di Caotino, utile per diagnosticare la presenza, o meno, del Reale Rischio Congenito di CAD (Coronary Artery Disease).
Segno di Caotino: Suggerimenti pratici del dottor Mario Siniscalchi 6. Ascoltazione del Riflesso Cardio Gastrico Aspecifico (R.C.G.A.)![]() Figura 7
Il R.C.G.A., in caso di pressione digitale di media intensità sui trigger points del cuore, è caratterizzato da 3 parametri chiave: tempo di latenza, intensità e durata del riflesso.
Il tempo che trascorre dall’inizio della percussione fino all’ascoltazione iniziale del riflesso viene chiamato Tempo di Latenza (Lt), e viene misurato in secondi. Il tempo che trascorre dall’inizio dell’ascolto del primo riflesso fino alla sua fine è chiamato Durata del Riflesso (Du), ed è anch’esso espresso in secondi. L’Intensità (In) del riflesso si riferisce alla dilatazione gastrica osservata e/o alla sua contrazione, ed è espressa in centimetri. |
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